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Guardando i primi 10mins di From Within si ha la sensazione di essere di fronte a un teen movie di quelli ben orchestrati che forse hanno anche qualche originale carta da giocare. Con il procedere dei mins si rivela per quello che è; un tedioso teen movie. L'idea alla base si fonda su 2 concetti chiave; il bigottismo religioso di alcune congreghe teocon e il malessere giovanile, qui rappresentato dall'atto del suicidio. Se il primo concetto è trattato con superficialità e con tutti i luoghi comuni che potete immaginarvi, il secondo cerca di rubacchiare qua e la suggestioni visive per esplicare riflessioni banali e risapute che cercano una propria dimensione nel soprannaturale. La condanna del fondamentalismo cristiano americano ha trovato lidi sicuramente migliori nell'acuto sarcasmo di un film come "Denti" o, se vogliamo, "Donnie Darko". L'analisi dell'universo giovanile americano è incerta, confusa fin dagli intenti iniziali: c'è la coppia di emo che si toglie la vita (luogo comune, of course) il figlio del leader religioso con una spiccata propensione alla violenza, il tizio bello e dannato ostracizzato dalla comunità ma che fa da calamita per gli ormoni virginali della protagonista e la protagonista stessa che è quanto di più risaputo si possa immaginare. Lindsay, comunque ben interpretata da Elizabeth Rice, è la solita adolescente per bene cresciuta in un nucleo familiare problematico (padre morto, madre alcolizzata e con un nuovo compagno che si comporta "male") piena di incertezze, carina e tassativamente vergine, affascinata dal bello del paese outsider che però lei sente vicino perché anche lui ha perso un genitore etc.. Nel rappresentare la minaccia si fa ricorso a una presenza che assume le sembianze delle vittime e le spinge al suicidio (in questo, il regista, strizza l'occhio a "Il Tocco del male") in una sorta di catena, ricordando a tratti la moderna ghost-tendenza di matrice asiatica/americanizzata.
interessante horror che da un lato coniuga la moda degli horror giapponesi con le entità che appaiono di colpo sempre all'ultimo istante e dall'altro inserisce una curiosa sottotrama di maledizioni e vendette macumba. la cosa più carina è come la maledizione sfuggirà di mano agli stessi che l'hanno fatta, finendo per dilagare senza più confine nel finale. un horror di cui ho sentito parlare poco, ma vale molto di più di certo blockbusters miliardari. se siete degli onesti appassionati di film horror è sicuramente da vedere.
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