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Secondo romanzo di Dennis Cooper, dopo il cult "Closer" (da noi tradotto come "Tutti gli amici di George"), questo libro ha subito diviso per via dei suoi contenuti controversi. Il protagonista, Dennis, dopo aver guardato, a tredici anni, delle foto che mostravano un ragazzo apparentemente morto e mutilato, ne rimane segnato a tal punto da cominciare ad avere l'impulso di uccidere e squartare i suoi amanti. Le immagini esplicite di rapporti sessuali e di omicidi hanno spesso dato fastidio e nauseato gran parte dei lettori. Personalmente sono rimasto colpito in positivo dalla genialità di questo scrittore e dal suo stile coinvolgente, tanto da aver deciso di recuperare tutti i suoi libri (che ho trovato usati, visto che ormai sono di difficile reperibilità e difficilmente saranno ristampati). "Frisk" non è un libro per tutti, ma fossi in voi cercherei di procurarmene una copia insieme agli altri capolavori dell'autore ("Tutti gli amici di George", "Ziggy" e "Idoli" su tutti), per vedere l'effetto che fa.
Mi piace la tua recensione Matt.
È fuori catalogo e ha tutti i requisiti per non essere ristampato, ma se vi capita di imbattervi in una copia usata su qualche mercatino o altro, fatela vostra. È crudo, malato, disturbante e terribilmente reale. Astenersi omofobici, benpensanti e moralisti vari, suorine mancate e via dicendo...
Recensioni
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COOPER, DENNIS, Ziggy
COOPER, DENNIS, Frisk
scheda di Thomson, G., L'Indice 1997, n. 8
In una voragine di rumore bianco, video e riviste porno, rock "no wave", nel tremolio incessante della Tv, l'orrore, la banalità ma anche la bellezza della vita quotidiana, le voci incerte e balbettanti dei personaggi di Dennis Cooper, il nuovo "enfant terrible" della letteratura americana, cercano di emergere, di delineare un proprio tracciato.
"Ziggy", come suggerisce il nome, è una specie di essere alieno.Bello e androgino porta dentro di sé ricordi piatti e scoloriti come vecchie foto polaroid degli abusi orribili subiti dai padri adottivi gay, dal sadico Brice e da Roger, narcisistico critico di musica rock. Questo terzo romanzo di Cooper è una specie di mappa dei vari tentativi del protagonista (il titolo originale in inglese è "Try") di fuggire da una vita di abiezioni legata al suo passato: la rivista che produce per le vittime di abusi sessuali, il rapporto con una ragazza coetanea e soprattutto l'amore non corrisposto che prova per lo scrittore tossicodipendente Calhoun. L'amicizia che cresce tra loro offre forse una piccola finestra di speranza in un mondo in cui la degradazione è diventata un semplice passatempo. La bravura di Cooper sta nel presentare questo mondo sotterraneo come qualcosa di quotidiano evitando il sensazionalismo isterico alla Brett Easton Ellis - come nel caso della figura mostruosa del pedofilo zio Ken che, mentre sta girando un video con un ragazzo prostituto per un amico necrofilo, lo uccide per caso.Con uno stile simile allo zapping, Cooper torna spesso alla scena di questo uomo nella stanza da letto che cerca di riportare in vita il corpo del ragazzo disteso accanto a lui riavvolgendo ossessivamente la videocassetta.A questa forma di eterno ritorno fa da contrappunto l'impossibilità della relazione tra Ziggy e l'eterosessuale Calhoun, che permette loro di evitare la ripetizione sterile della pornografia.Ciò che si ripete qui invece sono le prove, la vita come esperimento sempre aperto.
Un altro tipo di esperimento domina l'azione di "Frisk", secondo romanzo di Cooper, dove alcune foto "snuff" del corpo smembrato di un ragazzo diventano l'ispirazione per le fantasie terribili del narratore Dennis.Immagini di massacri alla Jeffrey Dahmer si trasformano in una specie di arte concettuale del corpo pericolosamente vicina alla psicosi in cui realtà e allucinazione si confondono.L'immagine centrale dell'ossessione di Dennis è l'ano, quello "solare" di Georges Bataille indubbiamente, fonte di mistero e di morte, ma in confronto al romanzo di Cooper la "Storia dell'occhio" sembra una scena de "La casa nella prateria".
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