Gli Anthrax hanno iniziato la loro strepitosa carriera nel 1981, in dieci anni hanno venduto 10 milioni di dischi e sono stati la risposta americana all'ondata di band metal britanniche. Dopo un lunghissima pausa, nel 2011 risorgono con “Worship Music”, un album che ha fatto riscoprire a tanti il gusto del classico. In un certo senso sono stati i Metallica, con il loro ritorno sulle scene, ad accendere la scintilla degli Anthrax, ma quanto è successo dopo è frutto del lavoro, della passione e della tenacia di questi fantastici musicisti. Il loro marchio di fabbrica è sempre stata la credibilità e i loro fan li hanno sempre premiati per questo. Charlie Benante, per motivi di salute, non ha potuto partecipare interamente al tour del 2012, ma ha dato libero sfogo alla sua creatività, lavorando su una quantità infinita di riff per il nuovo album. Terminato il tour, la band si è ritrovata per lavorare a “For All Kings” nella Jam Room di Scott. Le sessions sono state incredibili sin dal primo momento: un vero e proprio mix di chimica tra i membri della band e l'arma segreta di Charlie, una chitarra mutante chiamata The Shark. The Shark è stata costruita da Mark Katzen l'anno prima di morire. Charlie è convinto che quest'ultimo, prima di partire per il suo ultimo viaggio, abbia riempito la chitarra di riff, che aspettano solo di essere scoperti e suonati. Il risultato è un album eccezionale sotto tutti i punti di vista. La furia di “You Gotta Believe” ed “Evil Twin”, fanno parte di un capolavoro pieno di riff contagiosi insieme a “Blood Eagle Wings” e “For All Kings”, brano che dà il titolo all'album. “For all Kings”, undicesimo disco degli Anthrax, non ha un tema di fondo, è sola e pura passione che esce dal cuore e colpisce i timpani ed i sentimenti degli ascoltatori. L'album è un miscuglio di furia moderna e classica allo stesso tempo. Dai brani di apertura “You Gotta Believe” e “Breathing Lightning” ai sette minuti di “Blood Eagle Wings,” For All Kings è la quintessenza degli album degli Anthrax e dimostra che il talento non svanisce con l’età.
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