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ll libro raccoglie trent'anni di recensioni per l'inserto domenicale del Sole 24 ore, stilate dal prof. Renzo S. Crivelli, professore emerito di Lingue moderne presso l'Università di Trieste ed esperto di James Joyce, saggista, scrittore e drammaturgo. Si tratta di 102 flash riguardanti 52 autori di lingua inglese appartenenti ad aree geografiche diverse, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Stati Uniti e spalmate in un arco di tempo che va dal Rinascimento ai giorni nostri. Sono sguardi multipli capaci di cogliere la realtà da più punti di vista, secondo i dettami del Modernismo: passato e presente s'incrociano e ci consentono di rivisitare la Storia dell'Occidente, nel confronto tra paesi colonizzati da un impero (quello inglese) e la cultura dominante. È descritta l'epopea tragica della massiccia migrazione irlandese nel Nuovo Mondo, di popoli affamati sorretti dal "sogno americano", troppe volte illusorio. Fra gli autori giganteggia Joseph Conrad, capace di scavare nell'anima e trovarvi le radici del Male annidato nel profondo. Henry James descrive emozioni intessendo un dialogo tra i personaggi e lo stesso autore. Come sottolinea Chistopher Whyte nell’introduzione, il giornalismo letterario ha intenti pedagogici e Crivelli usa la sua sensibilità per additare gli ultimi alla nostra attenzione, gli «esclusi dal banchetto della vita». A James Joyce sono dedicate diverse pagine; sottolineano la prosa musicale del grande dublinese, la cui invenzione polilinguistica adombra significati riguardanti l'individuo e le età della storia universale circolare con i suoi ritorni. Spicca il ritratto di Nora Barnacle (scritto da Brenda Maddox) compagna e moglie di James Joyce, dall'«orgoglioso incedere», icona di femminilità. Colpisce un giudizio di Mark Twain sulla nostra povera umanità: siamo «un animale inferiore: l'unico animale che sia crudele; che infligge dolore per il solo piacere di farlo». Riconoscerlo dà qualche speranza di un possibile cambiamento di rotta.
Recensioni
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