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«Nadia Toffa ha trasformato la sua malattia in un'esperienza pubblica, con il nobile scopo di convincere gli altri che le cose brutte della vita non sono baratri, ma trampolini» – Massimo Gramellini, Corriere della Sera
«Quello di Nadia non è un libro per i malati di tumore. È un libro per tutti, nel quale chiunque può trovare un pochino di sé» – Azzurra Noemi Barbuto, Libero
«Da piccola mi piaceva camminare sui prati imbiancati dalla neve e quando ero fortunata mi imbattevo in una famiglia di bucaneve. I loro boccioli, in apparenza fragili e piegati verso il basso, erano capaci di compiere un miracolo, fiorire in inverno. Ogni volta che ripenso alla mia vita e a tutto quello che è successo, mi ricordo dei bucaneve, della loro audacia e del fatto che i miracoli accadono»
Ho sempre creduto che la vita fosse disporre sul tavolo, nel miglior modo possibile, le carte che ti sei trovato in mano. Invece all'improvviso ne arriva una che spariglia tutte le altre, e la vita è proprio come ti giochi quell'ultima carta. Per ciascuno di noi l'esistenza è costellata di eventi che in prima battuta sono sembrati inaffrontabili, e invece poi hanno portato a una rinascita, a un nuovo equilibrio. Penso che ci sia un ordine più saggio che governa il mondo e di cui spesso ignoriamo il senso, la prospettiva. Per questo ho una grande fiducia, mi alzo sempre col sorriso. Certo che preferisco il sole, ma quando ci sei in mezzo scopri che anche la neve ha la sua bellezza. La malattia, l'avere bisogno di aiuto, mi hanno costretto a riprendere contatto con la mia parte più tenera e indifesa, quella più umana. Era come se mi fossi dimenticata che la fragilità non è una debolezza, ma è la condizione dell'essere umano ed è proprio lei che ci protegge, perché ci fa ascoltare quello che proviamo, quello che siamo, nel corpo e nel cuore. - Nadia
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho acquistato questo libro per la mia fidanzata che dopo averlo letto me l 'ha suggerito, sono rimasto sorpreso libro emozionante , che racconta il percorso di vita della Toffa.
Bel libro per chi come me ha sempre ammirato la Toffa e seguito le Iene soprattutto per lei. Racconta la sua vita e il suo percorso alle Iene ho scoperto tanti piccoli particolari che non conoscevo . Suggerisco la lettura di questo libro
Non seguendo il programma televisivo LE IENE ho acquistato il libro per curiosità e per il clamore suscitato dalla morte di questa giovane donna e confesso di essere rimasta piacevolmente sorpresa. Nadia racconta del suo modo di essere: sicura e convinta di poter ottenere tutto lottando tenacemente con tutte le proprie forze ed essendo dotata di intelligenza, sicurezza e caparbietà è sempre riuscita, prima o dopo ma ce l’ha sempre fatta. Poi arriva una terribile carta che spariglia tutto: anche lei si accorge di aver bisogno d’aiuto. Capisce di essere fragile comprendendo che accettare l’aiuto di chi ci vuole bene non è una debolezza ma una necessità. La lettura è scorrevole e mi sono ritrovata all’ultima pagina in un batter d’occhio, cercando avidamente di comprendere il segreto di una vita di successo. Alla fine, però, ho compreso che Nadia ha narrato la sua seppur breve biografia più per se stessa che per gli altri. Mi ha coinvolta nella sua ricerca ed ho provato compassione nel senso letterale del termine: patire insieme. Sì, perché alla fine si tratta di un lungo racconto semplice, ma non banale.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mai scrivere cosa pensavo è risultato più difficile. Era qualche tempo che avevo il libro di Nadia Toffache mi girava per le mani; non ho mai, per scelta, letto libri autobiografici di personaggi famosi, ma questa copertina mi attirava, mi trasmetteva sensazioni diverse, mi chiamava a gran voce.
Così, in un periodo della mia vita che può essere paragonato alle montagne russe, ho aperto il cuore e ho viaggiato con Nadia Toffa. E’ stato un viaggio meraviglioso, quasi a lasciarsi cullare da quella che era la melodia della sua voce, e ho imparato a vedere la parola vita in modo diverso, con sfaccettature e angolazioni differenti. Andiamo con ordine. Innanzitutto la sua storia non è un trattato sulla malattia che l’ha accompagnata per un periodo della sua vita, ma è un inno alla vita, a quelli che sono i colori, la voglia di volare e di arrivare sempre a destinazione e nel modo migliore.
Dalle righe del libro la carta sbagliata o quella che spariglia, come la chiama lei, è semplicemente un analizzare come lei abbia cercato di non sentirsi malata e diversa, non è stato mettere in piazza i suoi guai per essere compatita: ha solo lasciato trasparire quale era il carattere di Nadia Toffa.
E’ stata una ragazza semplice, dove la vita privata e il personaggio pubblico erano sempre molto bene distinti, è stata una ragazza piena di obiettivi, raggiunti con volontà e caparbietà, è stata una ragazza che si è sempre adattata, che ha cercato di rendersi indipendente fin da subito, che ha lottato per quello in cui credeva, proprio come la sua testardaggine e la sua gavetta l’hanno portata a far parte dello staff de “Le Iene”.
Racconta dei suoi viaggi, delle sue inchieste, delle sue interviste, delle difficoltà a raggiungere obiettivi solo con le sue forze e non con l’aiuto altrui.
Meravigliosa è l’unica parola che mi viene in mente pensando al suo viso sulla copertina: una ragazza unica, di altri tempi dove lo sport è stato fonte di ispirazione e aiuto per capire le regole, la disciplina, il metodo di costante lavoro per arrivare al risultato: discutibile l’approccio di tanti tecnici, che si bruciano promesse dello sport per aggressività, incapacità e poca diplomazia..
Nadia Toffa è stata una ragazza magica, la ragazza magica, proprio come le ha dedicato Jovanotti sul palco, e potrete scoprirlo leggendo questo soffio di vita che sono state queste meravigliose pagine che ci ha lasciato, non un viaggio nella malattia, ma una costante ricerca del sorriso, della vita; un viaggio difficile che l’ha portata a dover resettare parametri e certezze che si era costruita, ricostruire il suo mondo intorno alla carta sbagliata, con sentimenti e certezze diverse.
Da te traspare la voglia di vivere, la ricerca di perfezione e di un mondo migliore, la goccia che con le tue inchieste ci ha portato a migliorare il mare, ma soprattutto sono convinta che dai tuoi occhi traspaia sempre tutta la tavolozza dei colori esistenti. Grazie Nadia Toffa per quello che sei stata e per questo meraviglioso e magico viaggio.
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