Fino al cuore trafitto. Spiritualità di santa Teresa di los Andes

«Ragazza molto bella, bellissimi occhi azzurri, naso ben formato» «Il suo fisico era estremamente attraente. Molto alta. Il suo modo di esprimersi era molto dolce». «Suonava l'armonico e cantava. Aveva una bella voce». «Il carattere di Juanita era allego e incantevole». Juanita Fernández Solar, nata il 13 luglio del 1900 in una ricca famiglia di Santigo del Cile, morì di tifo, senza riuscire a compiere 20 anni, nel monastero delle Carmelitane Scalze di Los Andes col nome religioso di Teresa di Gesù, ma oggi è più conosciuta come Teresa di Los Andes. Godendo sin dall'infanzia di un dialogo privilegiato con la Vergine, fu condotta in un cammino che la rese sempre più libera di unirsi al Cuore di Gesù, e di immergersi nel Suo mistero di totale fiducia nel Padre. Visse nascosta, eppure, al momento della sua morte, immediatamente e inspiegabilmente accorsero numerosi pellegrini che chiedevano di poter pregare sulla sua tomba e che poi testimoniavano di aver ricevuto delle grazie attraverso la sua intercessione. L'afflusso di persone crebbe al punto da dover procedere all'erezione di un santuario. Questo luogo, in cui sono riposte le sue spoglie mortali, è diventato ormai il centro spirituale del Cile.