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Anno edizione: 2005
Anno edizione: 1999
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Un viaggio nella e della memoria alla “Fine del primo tempo” del film, del Cinema, della nostra maturità. Un viaggio negli anni ruggenti e d’oro dell’arte dello spettacolo che sa tanto di nostalgico e sincero affetto, come quello provato per l’amore della nostra vita che, invecchiando, a poco a poco ci sta lasciando. Maurizio Porro, già autore de “Il cinema vuol dire”, “La Cineteca di Babele” e del recente (anche di contenuto e visione critica) “Mèlo”, storico critico del Corriere della Sera, ci conduce tramite un joyceano flusso di coscienza all’interno della sua infanzia e adolescenza, dove cinema serio e d’evasione, teatro di prosa, avanspettacolo, rivista erano tutte facce eguali per peso e qualità della stessa fabbrica di sogni ed idee che si rese responsabile di una sensibilissima crescita psico-culturale del pubblico del tempo. E così (ri)scopriamo i vari Cinema Paradiso scomparsi, le sale di prima-seconda-terza visione, le scricchiolanti sedie di legno e gli eleganti drappi di velluto rosso di altrettanti teatri e teatrini. E con loro la geniale meticolosità del Padre-Maestro del Piccolo Teatro, l’inesauribile fantasia e umanità dell’altro Maestro dell’arte sorella, nato in quel di Rimini e lì deposto a vegliare sulle anime dei suoi vitellonici e non compaesani. E con loro altri milioni (vince chi riesce a contarli) che facevano parte di quella grande famiglia che oggi, segno dei tempi, sembra essere un po’ troppo stretta, un po’ troppo allargata a seconda dei casi. Una dimostrazione, per giovani e vecchi sognatori, che si può fare della propria passione una professione. Per lettori attempati che vogliono riscoprire il proprio tempo perduto, perso nella vita, ma ritrovato nella memoria, nella sala cinematografica sempre più domestica, negli occhi di Bette Davis o nel sorriso di Marilyn. Per nuovi lettori cinefili che sperano solo in un’Antologia di SpoonRiver meta-cinematografica girata da Romero, dove però i morti sono molto più viventi degli zombie tele(assue)fatti che stiamo diventando oggi.
QUESTO é UN OTTIMO LIBRO SULLA STORIA DEL CINEMA!! VALE LA PENA DI ESSERE LETTO DA TUTTI GLI AMANTI DEL GRANDE CINEMA.
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