Il testo vuole proporre un percorso di approfondimento dei temi teorici e pratici connessi alle procedure di allerta e alla composizione assistita della crisi, nonché delle procedure di regolazione della crisi stessa, ove questa è intesa come reversibile e con riferimento alle società di capitali. Il punto di attenzione è posto, in particolare, sull'attività svolta dai principali attori coinvolti nel processo di ristrutturazione del debito dell'azienda. Il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, introducendo strumenti atti alla prevenzione della crisi, nonché riproponendo in modo riorganizzato e più efficiente gli strumenti già considerati nella legge fallimentare (R.D. n. 267 del 16 marzo 1942), quali i piani attestati, gli accordi di ristrutturazione e il concordato preventivo, ha posto a carico degli organi sociali diversi doveri, attività e mansioni che richiedono, da una parte, nuove competenze e, dall'altra, un'approfondita conoscenza delle condizioni di economicità dell'impresa e della loro concreta manifestazione. Inoltre, la capacità di elaborare previsioni di andamento del business aziendale, e di rappresentare in un apposito piano funzionale al ripristino dell'economicità dell'impresa nonché al mantenimento del going concern, costituiscono condizioni indispensabili per il risanamento dell'impresa. Advisor finanziari e consulenti, che assumono il ruolo di attestatori dei piani di risanamento, non sono i soli attori della crisi a dover possedere competenze nell'ambito dell'analisi finanziaria e della finanza d'azienda, spettando tale preparazione anche ai componenti degli organi sociali, che sono chiamati a gestire la crisi. Prefazione di Maurizio Dallocchio.
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