L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Lo spunto narrativo da cui prende idealmente l'avvio il libro di Friedman è il famoso incontro/scontro tra Cassirer e Heidegger avvenuto a Davos nel 1929; ma nel 1929 a Davos era presente anche un terzo personaggio, forse all'epoca meno noto dei primi due: Rudolf Carnap. A questi tre nomi corrispondono tre concezioni alternative della filosofia e soprattutto tre differenti teorie della conoscenza. Secondo l'ipotesi interpretativa di Friedman, i problemi da cui Cassirer, Heidegger e Carnap presero le mosse costituivano un'eredità della filosofia neokantiana (nelle due varianti della scuola di Marburgo e della scuola del Baden), dominante nell'ambiente accademico tedesco dei primi decenni del Novecento. Di fronte a questi problemi, generati dalla necessità di trovare una nuova sintesi coerente dopo la parziale disarticolazione della filosofia di Kant operata dagli stessi neokantiani (e consistente soprattutto nell'abbandono della netta separazione tra facoltà intuitiva e facoltà intellettuale), i tre personaggi in questione proposero soluzioni divergenti, le quali condividevano tuttavia un substrato comune che rendeva possibile il dialogo. Nei decenni successivi, anche a causa di eventi politici (l'instaurazione in Germania del regime nazionalsocialista), le posizioni che si ispireranno a Carnap e a Heidegger si allontaneranno sempre più, per confluire rispettivamente nelle tradizioni cosiddette "analitica" e "continentale", ormai in buona parte non comunicanti. Cassirer si mantenne invece più fedele all'originaria impostazione neokantiana, cercando di tracciare una sorta di via mediana, che non ha però avuto grande fortuna. La ricostruzione offerta da Friedman soffre qua e là di qualche semplificazione, giustificata però dalla scelta esplicita e consapevole di una chiave di lettura che privilegia il ruolo dei temi neokantiani rispetto a quelli di altra provenienza.
Guido Bonino
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore