Nome d'arte di W. Franklin Beedle jr., attore statunitense. Notato in una produzione teatrale al college, nel 1937 viene messo sotto contratto sia dalla Paramount che dalla Columbia. Dopo qualche ruolo minore, veste i panni del violinista/boxeur in Passione - Il ragazzo d'oro (1939) di R. Mamoulian, impressionando per il suo talento e prendendo in prestito dal titolo originale del film, Golden Boy, il suo soprannome. Tornato dalla guerra con il grado di tenente, interpreta qualche commedia, come Nata ieri (1950) di G. Cukor, fino all'incontro, fondamentale per la sua carriera, con il regista B. Wilder che lo dirige in personaggi indimenticabili: lo sceneggiatore fallito mantenuto dalla diva G. Swanson in Viale del tramonto (1950), l'enigmatico prigioniero del campo di concentramento in Stalag 17 - L'inferno dei vivi (1953), per il quale vince un Oscar, e il ricco dongiovanni in Sabrina (1954). Divenuto uno degli uomini più potenti e amati di Hollywood, è l'affascinante straniero di Picnic (1956) di J. Logan e il prigioniero americano nel kolossal di D. Lean Il ponte sul fiume Kwai (1957). Attore eclettico, si mette alla prova anche nel western: accanto a J. Wayne in Soldati a cavallo (1959) di J. Ford, e poi come protagonista del capolavoro di S. Peckinpah Il mucchio selvaggio (1969). Appassionato viaggiatore ed etilista, dirada le sue apparizioni, spaziando dal catastrofico L'inferno di cristallo (1974) di J. Guillermin e I. Allen, al satirico Quinto potere (1976) di S. Lumet e alla cinica commedia s.o.b. (1981) di B. Edwards, suo ultimo film. Muore dissanguato per una ferita procuratasi in seguito a una caduta.