Regista italiano. Attore, poi aiuto-regista di D. Argento da Tenebre (1982) a Opera (1987), è degno erede del maestro dell’horror nostrano, di cui fin dall’esordio con Deliria (1987) aggiorna la visionarietà estrema a un registro più variegato. Non esente da ammiccamenti gore, pur nel solido impianto gotico (La chiesa, 1989), matura una sottile vena ironica e una costante originalità registica (La setta, 1991). Il fumetto horror («Dylan Dog») lo ispira per il suo film più sfaccettato, DellaMorte DellAmore (1994), in cui confluiscono surreale affresco di provincia, citazionismo cinefilo, misurati effetti speciali e personaggi beffardamente ironici. Nel 2001 dirige la fiction per la televisione Uno bianca, liberamente ispirata al libro di M. Melega Baglioni e Costanza. È ispirato al romanzo di M. Carlotto il suo ritorno al cinema nel 2006: Arrivederci amore, ciao è la cupa parabola di un ex terrorista di sinistra «riabilitato» nella ricca società del Nordest contemporaneo, complice un diabolico agente corrotto della digos, per conto del quale compie nefandezze se possibile peggiori di quelle perpetrate durante gli anni ’70: la trama politica del film recupera tinte horror, del tutto in linea con il percorso artistico del regista.