"Attore francese. Figlio d’arte, fin da bambino compare nei film sperimentali del padre, Philippe G. Cresciuto, reincarna nel corpo e nel volto la bellezza irregolare e selvatica tipica di molta Nouvelle vague, quasi un Antoine Doinel dei giorni nostri (non a caso il suo padrino è J.-P. Léaud). È del tutto a suo agio nel ’68 parigino di The Dreamers (2003) di B. Bertolucci, nel ruolo che lo impone all’attenzione internazionale, e nell’analoga Parigi di Gli amanti regolari (2005) del padre Philippe, che gli vale il César come miglior promessa maschile. Il regista C. Honoré ne fa il proprio attore feticcio: in Ma mère (2004) intrattiene uno scabroso rapporto ai limiti dell’incesto con la madre (I. Huppert); in Dans Paris (Dentro Parigi, 2006) è, dei due, il fratello solare e intraprendente, mentre in Les chansons d’amour (Le canzoni d’amore, 2007), moderno musical, se la cava anche come cantante. Nel 2008 è di nuovo diretto dal padre in La frontière de l’aube (La frontiera dell’alba), altro rigoroso b/n cui G. pare essere votato con inusitata naturalezza."