Giuseppe Tornatore nasce nel 1956 a Bagheria in Sicilia e giovanissimo inizia ad occuparsi prima di teatro (mettendo in scena testi di Eduardo e di Pirandello con una filodrammatica) poi di cinema. Per guadagnare qualcosa fa film in super 8 per i matrimoni.
Inizia la vera e propria professione girando documentari per la Rai e con uno di questi, Le minoranze etniche in Sicilia, vince il festival di Salerno.
Con la regia della seconda unità di Cento giorni a Palermo di Giuseppe Ferrara del 1984 ha inizio la sua attività di regista cinematografico.
Tornatore è anche produttore e co-sceneggiatore di questo film.
Nel 1986 si ha il suo primo film, Il Camorrista con Ben Gazzarra, Leo Gullotta e la musica di Nicola Piovani: per essere al suo primo lungometraggio vengono date al regista molte possibilità, un cast eccezionale e collaborazioni prestigiose.
Questo esordio è seguito due anni dopo dalla pellicola che gli ha dato universale notorietà: Nuovo cinema Paradiso. Il successo non è immediato, solo a Cannes (accorciato di mezz’ora) ottiene un buon riconoscimento, il Gran Premio della Giuria, e l’anno successivo vince l’Oscar come miglior film straniero.
Nel 1990 esce Stanno tutti bene che vede anche la collaborazione nella sceneggiatura di Tonino Guerra.
Una pura formalità del 1993 ha come protagonisti Gérard Depardieu, Roman Polanski e un sorprendente Sergio Rubini: tali presenze di sicuro hanno il loro peso per decretare la buona accoglienza del film.
Un anno dopo Tornatore gira uno degli episodi (Il cane blu) di La domenica specialmente, riduzione cinematografica di un racconto dello stesso Tonino Guerra.
La leggenda del pianista sull’oceano (1998), tratto da Novecento di Alessandro Baricco, è forse il primo film di Tornatore che ottenga un grande successo di pubblico, grazie anche alla straordinaria colonna sonora firmata da Ennio Morricone. Ecco i premi ottenuti con questo film: David di Donatello, Ciak d’Oro, due Nastri d’Argento per regia e sceneggiatura.
È del 2000 l’ultimo film che il regista siciliano ha girato prima di La sconosciuta: stiamo parlando di Malèna, con una splendida Monica Bellucci, in parte un omaggio ai grandi maestri della cinematografia, dato l’elevato numero di citazioni, ma anche la dimostrazione di una maestria registica davvero rara.
Grandissimo successo anche per Baarìa del 2009.
Suoi libri sono pubblicati da Bompiani, Sellerio, Rizzoli, Gremese. In particolare ricordiamo La migliore offerta (Sellerio 2013) e La corrispondenza (Sellerio 2016).