"Propr. D. Blyth B., attrice statunitense. Ultima discendente di quella fu chiamata la «Famiglia Reale» del cinema e teatro statunitensi, figlia di John Jr., attore dalla carriera saltuaria e mediocre, e nipote del celebre John, a meno di un anno è già in shorts pubblicitari, a tre debutta in film tv e a cinque sul grande schermo con Stati di allucinazione (1980) di K. Russell. Il successo planetario di E.T. l'extraterrestre (1982) di S. Spielberg fa dell'incantevole bambina bionda una precoce star che brucia le tappe anche della strada dell'autodistruzione (già battuta dai suoi avi): dopo L'occhio del gatto (1986) di L. Teague e un tentato suicidio, lascia i set per un lungo periodo di disintossicazione da alcol e cocaina, interrotto solo dalla piccola parte in Ci penseremo domani (1989) di A.J. Pakula. Nel 1992 il rilancio dell'attrice come nuova femme fatale in La mia peggiore amica di K.S. Ruben è accompagnato dalla dolorosa autobiografia Little Girl Lost e da un malizioso nudo sulla copertina di «Interview». In seguito la sua carriera si incanala più silenziosamente tra horror d'autore (Scream, 1996, di W. Craven), inani riletture del mito di Cenerentola (La leggenda di un amore - Cinderella, 1998, di A. Tennant; Mai stata baciata, 1999, di R. Gosnell) e futili produzioni commerciali (Charlie's Angels, 2000, J. McGinty, e Charlie's Angels: più che mai, 2003, di J. McGinty); B. sembra, invece, trovarsi più a proprio agio nelle commedie (50 volte il primo bacio, 2004, di P. Segal; L'amore in gioco, 2005, di B. e P. Farrelly,; Scrivimi una canzone, 2007, di M. Lawrence e Le regole del gioco, 2007, di C. Hanson). Nel 2002, dopo aver interpretato il ruolo della dolce e intensa Penny in Confessioni di una mente pericolosa di G.?Clooney, dà prova di lungimiranza e maturità scegliendo di investire 4 milioni e mezzo di dollari nella sceneggiatura di un giovane esordiente che tutti a Hollywood avevano respinto, e di recitare una parte nel film: si tratta di Donnie Darko di R. Kelly, storia di disagi generazionali e di difficoltà adolescenziali, destinato a diventare un cult grazie al tam tam su Internet e a rivelarsi una miniera d'oro sul mercato dell'home video."