"Attore svizzero. Forte di una solida formazione teatrale alla scuola di O. Falkenberg a Monaco, esordisce nel cinema nella trilogia antimilitarista 08/15 Kaputt (1955) del tedesco P. May, imponendosi in ruoli da «duro». Dopo una ventina di film in Germania, all’inizio degli anni ’60 comincia a frequentare i set italiani (La visita, 1963, e Io la conoscevo bene, 1965, di A. Pietrangeli; Le soldatesse, 1965, di V. Zurlini), con qualche occasionale puntata in quelli internazionali (Sierra Charriba, 1964, di S. Peckinpah). Negli anni ’70, dopo una buona caratterizzazione in L’uccello dalle piume di cristallo (1970) di D. Argento, dà volto a umanissimi villain sopra le righe in molti film del filone «poliziottesco» (Milano Calibro 9, 1972, e La mala ordina, 1972 entrambi di F. Di Leo; La polizia ringrazia, 1972, di Steno). Mai interprete di primo piano, ma sempre affidabile caratterista, in oltre cinquant’anni di carriera colleziona più di 170 titoli, guadagnandosi l’apprezzamento di autori di vari paesi, come l’americano B. Wilder (Fedora, 1978), i tedeschi V. Schlöndorff (Il caso Katharina Blum, 1975, e Il tamburo di latta, 1979), R.W. Fassbinder (Lola, 1981) e J.-M. Straub e D. Huillet (Rapporti di classe, 1984), il francese C. Chabrol (Giorni felici a Clichy, 1990), il danese B. August (Il senso di Smilla per la neve, 1997), oltre agli italiani (fra cui L. Cavani per Francesco, 1989, e C. Mazzacurati per Notte italiana, 1987). Molto attivo anche in televisione, sia in Germania che in Italia (Marco Polo, 1982; La Piovra, 1984; Fantaghirò, 1991 e 1992)."