"Propr. Leonard G. O., attore e regista inglese. Talento precocissimo, all’apice di una carriera teatrale sfolgorante, approda al cinema con un personaggio difficile come quello di Sid Vicious, leader dei Sex Pistols dall’esistenza borderline nel lisergico Sid e Nancy (1986) di A. Cox. Non lo spaventano i ruoli scabrosi (il commediografo omosessuale di Prick up - L’importanza di essere Joe, 1987, di S. Frears), come pure quelli ambigui (Rosencrantz in Rosencrantz e Guildenstern sono morti, 1990, di T. Stoppard), affrontati con recitazione aggressivamente istintiva, e la sua presenza magnetica nobilita piccoli gangster-movies come Stato di grazia (1990) di P. Joanou o noir bislacchi come Triplo gioco (1993) di P. Medak. Affascinante e sensuale signore delle tenebre nel barocco Dracula di Bram Stoker (1992) di F.F. Coppola, rivela un sorprendente camaleontismo interpretativo, mutando fisionomia e accento a ogni film, dal Lee Oswald di JFK - Un caso ancora aperto (1991) di O. Stone al Beethoven di Amata immortale (1994) di B. Rose, allo spacciatore rasta di Una vita al massimo (1993) di T. Scott. Se da Leon (1994) di L. Besson in poi si specializza in ruoli da sadico villain, sempre recitati con gustosa autoironia (Zorg nel fantascientifico Il quinto elemento, 1997, ancora di Besson; il grottesco Mason Verger, che cerca a tutti i costi la vendetta contro il terribile dottor Lecter in Hannibal, 2001, di R.?Scott; e l’evaso Sirus Black in tre episodi di Harry Potter, 2004, 2005 e 2007), si riscatta nel ruolo del detective James Gordon nei due Batman di C. Nolan (Batman Begins, 2005 e Il cavaliere oscuro, 2008). Nel 1997 esordisce alla regia con Niente per bocca, durissimo ritratto di una famiglia proletaria inglese inquinata dall’alcolismo, nel quale è lecito individuare qualche tratto autobiografico."