Filippo il Macedone

Questo libriccino è un’ottima visione d’insieme di Filippo II di Macedonia. Si tratta di uno studio essenziale di colui che gettò le basi dell’ascesa macedone. Prende in considerazione le fonti che lo riguardano, i suoi immediati predecessori, la situazione della Macedonia al momento della sua salita al trono e la sua politica volta a trasformarla in una grande potenza... tutto in modo estremamente sintetico eppure abbastanza esaustivo, completo ma senza grandi approfondimenti. Perfetto per chi si accosta all’argomento per la prima volta. All’autore, inoltre, va riconosciuto il merito di aver posto l’accento sull’importanza dell’attività diplomatica nell’operato del Re macedone e del figlio, un aspetto della loro politica estera normalmente sottovalutato rispetto alle loro impresse militari. Sebbene, a tal proposito, abbia avuto l’impressione che sia caduto nell’errore opposto, finendo per sminuire proprio l’aspetto bellico di quelli che alla fine rimangono due dei più famosi strateghi militari della storia. Un discorso analogo si può fare per il confronto Filippo/Alessandro. L’idea di commemorare ed esaltare la memoria di un grande sovrano oscurato dalle gesta del suo stesso figlio non è assolutamente sbagliata, ma l’autore passa quasi da un estremo all’altro. Verso la fine, infatti, vediamo emergere una prospettiva decisamente negativa e alquanto ingiusta di Alessandro, basata su certi episodi estrapolati dal loro contesto ed esposti con l’apparente intenzione di metterlo in cattiva luce, di sminuirlo.

Buon livello di esposizione. Giusto equilibrio tra divulgazione e trattazione scientifica. Resta un margine di assodato che forse non è colmabile da ogni lettore