Nel cuore degli anni '80, le vicende personali e le sfide professionali di un ancor giovane ingegnere si intrecciano con gli avvenimenti pubblici di un'Italia minacciata dal terrorismo e di una Sicilia martoriata dai delitti di mafia. In pochi anni il protagonista si trova proiettato, nella gerarchia della multinazionale in cui opera, la prima al mondo, da un ruolo operativo in cui il vero mestiere era quello di saper “vendere idee”, al ruolo di manager sino a giungere molto presto nel “girone che conta”. Il tutto cercando di coniugare le esigenze e i bisogni della famiglia e dei figli con i sacrifici, trasferimenti inclusi, che l'azienda richiedeva con i suoi ritmi sempre frenetici e gli obiettivi ogni anno più ambiziosi. Non mancano gli episodi curiosi, i singolari rituali della multinazionale, le burle e le facezie per allentare pressione e sollecitazioni spesso al limite del sostenibile. Non mancano nemmeno le avventure amorose sovente orchestrate da dèi pagani, o dal capriccio del Fato, secondo trame che soltanto una regia aliena poteva concepire. Alla banale domanda: “Perché vivi, tu, Rinaldo?”, lui, pur colto alla sprovvista, fornisce una risposta che dà il senso al suo continuo adoperarsi sui sentieri della vita: “Parto dall'Arcadia. Essa non è una corrente letteraria, un'invenzione o una vuota evocazione di glorie del passato. L'Arcadia è un progetto di vita, un tesoro da custodire nel cuore e, nello stesso tempo, un obiettivo da raggiungere, un fine cui tendere. Ed è anche il desiderio, la voglia, l'amore del bello! Che si traduce poi nell'aiutare i propri cari e il prossimo, nel lottare perché il bene prevalga, […], nel rispettare i propri ideali, nel rifiutare i compromessi e i facili profitti. Va bene, così?”. “Sì, direi che ci siamo!”, replicherà la misteriosa ospite, comparsa magicamente dal passato. Lei cercava soltanto un posto rassicurante sullo “sterno cleidomastoideo” di lui, un rifugio sicuro per una vecchia amica, ma … “si danno un bacio passionale, per caso, al primo sguardo, dopo 20 anni, due vecchi amici?”, si chiede Rinaldo, lasciando al Fato l'intrigante risposta.
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