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Recensioni I fantasmi di Darwin

I fantasmi di Darwin di Ariel Dorfman
Recensioni: 5/5

I fantasmi di Darwin intreccia fatti storici e finzione accendendo una luce diversa sull'«orrore» di Conrad e offrendo una possibile risposta alle domande più urgenti e meno accettabili che dovrebbe porsi ogni essere umano.

«Dorfman intreccia magistralmente passato e presente. Una storia d'amore, un giallo, un romanzo storico, in cui fatti realmente accaduti e fantasia si tessono in una trama reale e credibile» - Goodreads

Che cosa poteva esserci di sbagliato nella ricerca della felicità quando c'era tanta crudeltà e sofferenza nel mondo? Eravamo stati salvati per alimentarci di dolore fino alla fine dei nostri giorni?

Un romanzo difficilmente classificabile, in un continuo oscillare tra il «realismo magico» sudamericano, l'assurdità di Franz Kafka e la narrazione scomposta e sovrapposta dei film di Terrence Malick, in cui le immagini, le suggestioni, i richiami e l'inconciliabilità tra gli strappi di un passato che non vuole passare e un possibile futuro di cui si intravede soltanto uno sfocato simulacro segnano le tappe di un viaggio nel bene e nel male del mondo. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno, settembre 1981, Fitzroy Foster riceve un regalo inaspettato e sgradito: nella polaroid scattata da suo padre appare l'immagine di un'altra persona. «Al posto di quello che per quattordici anni era stato il mio volto, c'era un altro volto, quello di un giovane sconosciuto». È il volto di un uomo che viene dal passato, dalla pelle scura e dai tratti marcati. Chi è questo estraneo, questo «visitatore», e cosa vuole? Per scoprirlo Fitzroy dovrà indagare su un passato familiare oscuro, fatto di colpe orribili, e affrontare pagine di storia che tutti noi abbiamo scelto di dimenticare. Si troverà davanti l'altra faccia della modernità e del progresso: una faccia fatta di sfruttamento e violenza. E sarà costretto a chiedersi: siamo davvero cambiati? Siamo davvero meglio di chi, solo un secolo far esponeva esseri umani negli zoo, e di chi per vederli pagava il biglietto? )
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