L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Fondamentale per entrare nel pensiero di Pascoli, da leggere!
"Non reco al tuo desco lo spicchio / fumante di pingue vitella; / ma fo che ti piaccia il radicchio / non senza la sua selvastrella, / con l'ovo che a te mattutina / cantò la gallina." (p. 39) "In Italia noi siamo vittime della storia letteraria! (...) Le lettere sono gli strumenti delle idee, e le idee fanno di sé tanti gruppi che si chiamano scienze. Ma noi, fissati sugli strumenti, abbiamo finalmente dimenticato i fini. Siamo agricoltori che non pensano se non alle vanghe e non parlano se non di aratri, e più delle loro bellurie che delle loro utilità. Delle semente, della terra, dei concimi, non ci curiamo più. (...) Codest'ozio noi chiamiamo ora critica e storia letteraria. (...) La poesia non si evolve e involve, non cresce o diminuisce; è una luce o un fuoco che è sempre quella luce e quel fuoco: i quali, quando appariscono, illuminano e scaldano ora come una volta, e in quel modo stesso. Solamente s'ha a dire che raramente appariscono. Sì: la poesia, detta e scritta, è rara" (pp. 52-54). "Ma noi italiani siamo, in fondo, troppo seri e furbi, per essere poeti. Noi imitiamo troppo. (...) E le scuole ci legano. Le scuole sono fili sottili di ferro (...) Ma poi per la poesia vera e propria, a noi manca, o sembra mancare, la lingua. La poesia consiste nella visione d'un particolare inavvertito, fuori e dentro di noi" (pp. 58-59). "Sai che siamo al tempo dei concorsi; al tempo delle classificazioni e premiazioni. (...) Primo! Secondo! Terzo! Poeta maggiore! Poeta minore!" (pp. 65-66) "Non lauro e bronzo voglio; ma vivere; / e vita è il sangue, fiume che fluttua / senz'altro rumore, / che un battito, appena, del cuore. (...) Io tutto voglio; pur, nulla: aggiungere / un punto ai mondi della Via Lattea, / nel cielo infinito; / dar nuova dolcezza al vagito." (p. 69) Dal piccolo uovo mattutino all'immensa Via Lattea! Stai un po' a vedere che forse ne "Il fanciullino", a leggerlo per davvero, c'è molto di più di quanto di solito diciamo a scuola...
Classico
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore