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«e adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina anarchia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza»
(Fabrizio De André)
Box dedicato a Fabrizio De André, contiene: cd + libretto Ed avevamo gli occhi troppo belli + il libro De André: Gli occhi della memoria. Tracce di ricordi con Fabrizio di Romano Giuffrida.
A quasi dieci anni dalla sua scomparsa (11 gennaio 1999), Fabrizio De André è ancora uno dei cantautori, anzi dei poeti più amati un po' da tutti da chi ha vissuto accompagnato dalle sue canzoni la seconda metà dello scorso secolo come da chi non l'ha mai «conosciuto» e lo scopre oggi. Un rapporto speciale De André ha sempre avuto con gli anarchici (tra l'altro si è sempre definito tale, fin dagli anni Sessanta). Nel 2001 il mensile «A rivista anarchica» ha prodotto alcuni Cd e Dvd su di lui. Non tanto sul cantautore, quanto sull'intellettuale, sul sostenitore di tante «cause perse», sul cantore di ladri, impiccati, prostitute, indiani, zingari. Il primo di questi prodotti è il cd+libretto Ed avevamo gli occhi troppo belli, nel quale viene eseguita, tra l'altro, una versione live del brano "Se ti tagliassero a pezzetti" e l'esecuzione inedita del brano "I Carbonari". Ma soprattutto in questo cd si può ascoltare la sua inconfondibile voce parlare appunto dei temi esistenziali e sociali che hanno influenzato la sua poetica. Ci ritorna un Fabrizio fine pensatore sempre schierato come amava dire in direzione ostinata e contraria. Il libretto contiene scritti di E. Armand, Mariano Brustio, Giovanna Boursier, Paolo Finzi, Romano Giuffrida, Mauro Macario, Errico Malatesta, Riccardo Mannerini e della redazione di «A».
Il libro De André: Gli occhi della memoria. Tracce di ricordi con Fabrizio di Romano Giuffrida, con prefazione di Mauro Macarioe illustrazioni di Massimo Caroldi, rilegge le canzoni di Faber rintracciando i «fili» che hanno composto l'arazzo della sua poetica, definendone i percorsi e le tonalità che più hanno influenzato il pensiero e l'agire politico di chi ha amato la sua poesia. In questo viaggio nella memoria con Fabrizio De André, l'autore incontra anche le parole di chi Faber ha cantato e quelle di chi, nelle sue poesie, non solo si è riconosciuto ma ha trovato anche un senso per il proprio vivere e il proprio agire. Sono le lettere che idealmente scrivono a Fabrizio: Carla Corso, Alda Merini, Andrea Gallo, Giorgio Bezzecchi, Massimo, Claudio Lolli, Tonino Paroli, Stefano Raspa.
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