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La fabbrica
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Brossura
Anno edizione: 2021
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Anno edizione: 2021
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fabbrica
La rivolta di Piazza Statuto, Torino, 7 luglio 1962, si concluse con 1215 fermati, 90 arresti e alcuni feriti a causa delle percosse subite durante lo stato di fermo. Una storia nata da chi l’ha vissuta Una denuncia del potere della dirigenza di fabbrica nella Torino operaia di quegli anni, ancora oggi poco riportata nei libri. I protagonisti, Antonio, Anna, Toni e Lina narrano le vicende di quelle numerose famiglie di immigrati che hanno popolato Torino negli anni 50 e 60. Uomini e donne che a fatica hanno cercato l’integrazione, la condivisione, la fratellanza, la solidarietà.
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Pagine:
240 p., Brossura
EAN:
9791280184429
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Nadia Morelli
19 ottobre 2021
"Vivere Piazza Statuto"
“La fabbrica” ci offre la lettura di immagini molto forti, sembra assistere al funerale dell’amico Giacomo, sembra, in egual misura, di essere sopraffatti dal “potere” di chi crea e detta leggi inique, sembra di scavare nella stanchezza dei giorni e delle notti dei lavoratori, trascinati dai facili compromessi di sopravvivenza e lasciati cadere nell’inganno, così come sembra di avvertire su di se il peso dell’incomprensione che Anna sopporta, ed anche l’audacia della ribellione della giovane Gabriella, e peserà anche il silenzio di Antonio. E’ un libro difficile perché è difficile solo accettare che negli anni 60 dilagasse ancora l’analfabetismo tra le donne, è difficile accettare che una persona del sud fosse straniera in casa propria e che dovesse accettare qualsiasi forma di umiliazione pur di avere un tetto qualsiasi sulla testa. E’ una lettura talmente piena e sfrenata e amabile che porta il lettore ad assistere realmente alla rivolta di Piazza Statuto, lo porta ad incontrare i suoi testimoni e tra questi alcune grandi donne. Anna, Lina, Gabriella sono donne diverse, dotate di invidiabile determinazione e Anna, più di tutte, sembra mostrare il coraggio più grande dinanzi al più cupo dei dolori e lo fa con l’eleganza di una sposa. “La fabbrica” lascia il segno di una delle pagine della nostra storia meno conosciute ma che più di tutte dovrebbero essere raccontate e sopra ogni cosa dovrebbero trasmetterne memoria.
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