Extravagantes Seicento mette in mostra le esuberanze musicali di un secolo ricco di contraddizioni, ma pronto e ricettivo a ogni genere di novità. Attraverso un ricco elenco di sonate strumentali per volino, viola da gamba e cembalo, esso ci racconta il continuo girovagare, per tutta Europa, di compositori e di strumentisti alla ricerca di realtà culturali ricettive e di quella sicurezza necessaria per dar vita a nuove creazioni artistiche. Furono, in particolare, le corti della famiglia Asburgo d’Austria, a Vienna e Innsbruck, che attrassero l’attenzione di artisti italiani e mitteleuropei e divennero tra i principali centri propulsori per l’innovazione delle arti visive, del teatro e della musica strumentale. Sotto la protezione imperiale di Ferdinando III e Leopoldo I e di Ferdinando Carlo arciduca d’Austria, i grandi violinisti del Seicento, Ignazio Albertini, Giovanni Pandolfi Mealli, Samuel Capricornus, Heinrich Schmelzer, infine, Ignaz Biber stimolarono le intrinseche potenzialità tecniche del violino e della viola da gamba e produssero un repertorio di sonate ricche di cantabilità, di virtuosismo e di stravaganze sonore talmente insolite da stranire e sorprendere, allora come oggi, gli ascoltatori.
Vincitore del premio Weichlein all’Internationa H.I.F. Biber Competition del 2013, l’ensemble Girandole Armoniche è formato da Esther Crazzolara (violino), che collabora con ensembles come il Giardino Armonico e l’Accademia Bizantina, Teodoro Baù (viola da gamba), finalista del Concorso di Bruges e vincitore del Bach Abel Competition (2015) e Federica Bianchi (clavicembalo) premio Haendel-Goettingen 2013 e specialista affermata nelle tastiere antiche dal medioevo al barocco, collaborando, fra gli altri, con Il Pomo d’Oro e Les Musiciens du Louvre.
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