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Anno edizione: 2021
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Romanzo ben scritto, anche se ho trovato un po' artificiosa la struttura narrativa con due linee temporali (quella del presente e quella del passato) che si incrociano in una studiata alternanza di capitoli, scanditi attraverso gli anni quelli del passato, e attraverso i km di un viaggio dall'alto Adige alla Calabria nel presente. E con doppio narratore: esterno e interno rispettivamente. Il romanzo ha il pregio di fare luce su una vicenda italiana poco nota: il cammino verso la conquista dell'autonomia altotesina, passando attraverso gli anni bui del terrorismo. Complessivamente un buon libro.
Eva dorme è un romanzo che ha una doppia forza narrativa che affascina il lettore: la storia di due donne, madre e figlia, che attraversano la gran parte del 20mo secolo, con una carica sorprendente di determinazione, risolutezza e coraggio e parallelamente la narrazione della sofferta, travagliata, talvolta tragica, storia dell’Alto Adige, oggi avviluppata in un silenzio storico ingiusto. La Melandri ha il merito di costruire una trama narrativa forte, dando voce ad una storia d’Italia sconosciuta alla gran parte degli italiani e tratteggiando con dovizia di particolari un affresco di personaggi spesso interpreti di sentimenti forti ed estremi ma di grande fascino e suggestione. Su tutti queste due donne, Gerda ed Eva, diverse ma vicinissime, di grande modernità per quanto padrone dei loro destini. Una storia di determinazione simile al grande rigore di quelle montagne di confine ed alle sue genti ma anche una narrazione di grandi slanci emotivi, di grandi idealismi, di passioni accese che sconfinano nel sovversivo. E non ultimo, molto bello e perfino tenero, l’omaggio ad Aldo Moro.
La pluralità di argomenti è sì lo specchio di una realtà complessa, ma rischia talvolta di appesantire la narrazione, così come le divagazioni un po’ troppo celebrative su Silvius Magnago e Aldo Moro, i due maggiori artefici dell’autonomia Sudtirolese. Una lettura per chi cerca un viaggio in una memoria storica poco conosciuta rievocando paesaggi, colori, profumi, sapori e suoni di un mondo pieno di contraddizioni.
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