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Anno edizione: 2003
Anno edizione: 2015
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Un libro intimo riflessivo, che non riesce e non vuole trasformarsi in azione, ma detta con un ritmo lento una riflessione sulla mancanza di democrazia della società sudafricana e sul decadimento di valori delle istituzioni. Dalla parte dei miseri, che toccano la realtà della vita e la affrontano con maggiore umanità con più profonda concezione delle cose. Per chi non ama il thriller e i romanzi mozzafiato.
Il disfacimento di un regime e di una nazione rappresentato raccontando come in un incubo farmacologico le ultime settimane di vita di un'anziana ex professoressa (che a sua volta le racconta in una interminabile struggente lettera alla figlia lontana). La donna malata terminale di cancro, perennemente ondeggiante tra la lucidità e lo stordimento indotto dai farmaci antodilore, accetta e quasi si tuffa nel suo strano involontario destino di testimone attiva nella lotta nera anti apartheid. Le lunghe labirintiche riflessioni di donna colta aggrappata, nei suoi ultimi giorni, alla sua stessa integrità di essere umano cosciente (nel senso di buono e giusto) appesantiscono non poco la lettura mentre le frequenti e non sempre necessarie citazioni colte della donna (da Omero a Bach, propinati senza tante storie ad adulti maleodoranti ed emarginati e a bambini-guerrieri votati alla morte) inducono a provare nei suoi confronti una leggera antipatia, ma il talento narrativo dell'autore che non si sottrae, nelle righe dedicate al misterioso Vercuil (il saggio pezzente granitico come un capo indiano che si accasa dalla vecchia morente), ad una visionarietà coraggiosa, è indiscutibile.
L'ho trovato veramente interessante....è uno di quei libri che ti travolgono,assorbono ogni tuo pensiero,ogni tua emozione,ogni tua riflessione. E ti ritrovi catapultata in una realtà fatta di amarezza,tristezza,dolore,angoscia e sofferenza,mentre la sabbia scorre inesorabilmente nella clessidra: il tempo. Quello che nessuno di noi vorrebbe lasciar andare quando ci troviamo alla fine della corsa... Quando giunge il momento di ripercorrere la propria vita,e a volta quel bagaglio da trascinare è troppo pesante... Commovente poi,l'immagine del signor Devant. E ci si chiede chi sia lui davvero: angelo maledetto,messaggero o parassita? Difficile rispondere,facile lasciarsi trasportare da questo romando epistolare di sensazionale portata.
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