L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2003
Promo attive (0)
Una lettera, la lunga lettera di una donna, di una madre, alla figlia lontana. Ma Età di ferro è in realtà assai più di un romanzo epistolare. La voce della protagonista, che scopre di essere giunta allo stadio terminale della sua malattia, si confonde sin dal principio con la voce di una terra dilaniata da un male affine. Il granchio-cancro che rode e consuma il corpo della madre diviene metafora della violenza che permea il tessuto sociale e morale di una terra condannata inesorabilmente a nutrirsi di giovani vite.La cronaca narra un capitolo della storia di un paese sull'orlo di un mutamento epocale: il Sudafrica degli anni ottanta che vede schierati in prima fila giovani combattenti neri, cui la logica di guerra non consegna ma nega il futuro. Storia nazionale e storia personale, pubblico e privato, agonia e lotta si iscrivono così nel flusso impietoso delle parole - ora velenose, ora struggentemente liriche - di una vecchia che assiste al proprio declino e a quello del mondo che le apparteneva, dove ancora c'era posto per vaghe figure di angeli.
Un angelo è accanto alla donna morente, Verceuil, il derelitto che accampatosi nel giardino tra cartoni e bottiglie diverrà il suo silenzioso Virgilio. E il viaggio nell'Ade è fin troppo facile, basta spingersi tra le baracche in fiamme e calpestare il sangue nero di giovani guerrieri decimati da soldati ottusi, garbati, biondi. Nella magica scabrosità delle pagine di Coetzee risuonano, universali, la pietà per gli uomini e lo spietato giudizio per il mondo spesso infame che hanno generato.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore