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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
Libro finalista del Premio Gregor Von Rezzori 2024 - Narrativa straniera.
«Un piccolo miracolo.» - The Sunday TimesRecensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un romanzo breve come un racconto, struggente come poesia. Un piccolo capolavoro.
«Quest’acqua è la cosa più fresca e pura che abbia mai assaggiato: sa di mio padre che se ne va, di lui che non è mai stato qui, di me che sono rimasta senza niente dopo che se ne è andato. Lo tuffo un’altra volta e lo sollevo finché non arriva alla luce del sole. Bevo sei volte e intanto esprimo il desiderio che questo posto senza vergogna e senza segreti possa essere per un po’ casa mia». Primo libro che leggo di Claire Keegan, Un’estate (Einaudi, 2023) è un racconto che non sfiora neanche le cento pagine, ma che con semplicità, minuzie e dettagli all’apparenza insignificanti che girano tutti intorno all’accadimento e al sentirsi “amati e protetti” porta in scena una favola in cui il lessico dei sentimenti dimora in una casa altrui, nell’arco di un’estate, dove il legame genetico e di sangue non sempre assicura amore incondizionato.
La visione della felice (e fedele) trasposizione cinematografica inevitabilmente ha tolto spazio all’immaginazione e alla sorpresa. Questo lungo racconto resta però un’ottima lettura, conferma l’abilità dell’autrice nel tratteggiare psicologie e ambienti sociali. Il ‘foster’ del titolo originale focalizza con più immediatezza il cuore della narrazione: sono in gioco modalità diverse per ‘allevare’, far crescere una ragazza, darle sicurezza e affetto. Il percorso è speculare, consente anche a due genitori perduti di tornare ad avere un ruolo, lenendo le antiche ferite. I soldi fanno la differenza nell’Irlanda rurale, ma non sono la sola giustificazione. Colpisce la crudeltà delle comunità chiuse, affidata a battute taglienti che condensano invidia e rancore. La chiusura è una parola che assume una valenza ambigua, un ‘papà’ che scivola dall’evidenza biologica all’elezione affettiva.
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