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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2002
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Devo confessare che conoscevo poco di Erasmo da Rotterdam, tranne che l'Università di Torino si gloria di averlo avuto come allievo negli anni dal 1506 al 1509. Sapevo anche che, come omaggio alle sue idee, a lui era intitolato un fruttuoso scambio di studenti fra i vari Paesi dell'Europa. Mi sono accinto allora a leggere la biografia che Stephen Zweig ha dedicato al grande umanista autore dell' "Elogio della follia". Erasmo voleva un continente unito e pacificato contro il dogmatismo e il fanatismo sanguinario che nutrirono le guerre di religione nel Cinquecento. Riporto una frase del libro che considero significativa: "Ad Erasmo l'Europa si presenta quale idea morale, quale programma dello spirito assolutamente disinteressato; con lui si inizia quel postulato ancor oggi non raggiunto degli Stati Uniti di Europa in nome di una cultura e di una civiltà comune." Contrariamente al sanguigno Martin Lutero, che provocò quel cataclisma che va sotto il nome di Riforma, Erasmo era uno studioso e un pensatore e ciò non contribuì al successo delle sue idee. Si diceva infatti tra le persone colte: "Ubi Erasmus innuit illic Luther irruit"che, a dipresso, potrebbe essere tradotto con "dove Erasmo suggeriva ivi Lutero abbatteva". Vorrei aggiungere un'ultima osservazione: nonostante che l'argomento possa sembrare pesante, è un libro che si legge come un romanzo. Il che non è poco!
Più che un libro sull’ uomo, più che una biografia, uno studio sulle idee del letterato, accompagnate da qualche informazione biografica. Da questo punto di vista non é opera asettica, ma risente molto dei giudizi specifici dell'autore. Premesso questo l’importanza delle idee di Erasmo presentateci è assoluta, anche se l’incisività dell’uomo nel diffonderle rimane relativa, visto il suo carattere poco incline allo scontro ed il legame molto scarso con il popolo. Con un diverso atteggiamento, più battagliero, e con la partecipazione alla Dieta di Worms ed a quella d’Augusta avrebbe influenzato il corso storico dell’ epoca e sarebbe stato degno avversario di quel Lutero, che in pochi anni portò la maggioranza dei tedeschi a staccarsi da Roma. Ma il coraggio uno non se lo può dare e se l’episodio raccontato su Von Hutten a Basilea non è leggendario, un comportamento del genere la dice lunga sull’aspetto umano di Erasmo.
Ottimo libro.
Recensioni
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