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E' un libro che conquista , pagina dopo pagina, fin dall'inizio. Nulla è scontato e stucchevole: nè i sentimenti, nè le descrizioni e le connotazioni dei luoghi. Eppure è un romanzo sull'AMORE, anche se Rossella tenta, nonostante la "destina", di non anteporre la forza dei sentimenti ai suoi obiettivi personali e professionali . Molto belli i riferimenti dell'autrice alla sua città d'origine, alle figure femminili della sua famiglia, tipiche del nostro Sud , quasi carismatiche nei loro ruoli. Altrettanto appassionante è la dimensione " internazionale" che conduce il lettore a "vedere" quei luoghi, a percepirne i suoni , gli odori... Bellissimo romanzo da leggere tutto d'un fiato.
L'amore nelle sue sfumature adolescenziale, passionale e romantico è il vero protagonista del romanzo, l'astro che guida Rossella (sarà casuale la corrispondenza con l'eroina di "Via col vento"?) attirandola verso contrade europee dove affinerà i propri studi, contesa tra nuove esperienze umane e lavorative e tra due coetanei: l'audace e dionisiaco Max e l'apollineo e tenero Angelo, rendendola incerta come l'immagine nella copertina. Figura che potrebbe cadere a destra o a sinistra del filo teso, ma non è disposta a perdere la cartella del lavoro da svolgere. Sullo sfondo il mare, sempre vivo e cangiante tra il grigio cupo d'Irlanda e l'azzurro luminoso del Mediterraneo, influenza di volta in volta l'umore e l'atteggiamento di Rossella. La narrazione si avvale di una lingua scorrevole e precisa, con misurate aperture poliglotte che ben si addicono ai vari scenari e allo studio di Rossella. Si aggiunge il richiamo originale ai ricordi d'infanzia, a quella terminologia dialettale di uso domestico nel sud italico che è il riferimento di una generazione precedente, a quella "destina" , il destino delle donne, che le confinava in un ruolo sottomesso e svilito da cui Rossella è decisa ad affrancarsi. L'impianto e le problematiche riflettono bene il difficile passaggio tra le varie età, si accavallano i ricordi d'infanzia, le crisi giovanili, la concretezza e le mete di una donna. Dalla fuga all'estero, lontano dal clima paesano troppo angusto, si giunge a una visione di sé con occhi nuovi, uno sguardo critico che porterà a una rivalutazione per chi ha saputo superare le prime grandi difficoltà. Ognuno di noi ha un piano in mente, in questo percepisce l'"altro" come un soggetto consenziente. Rossella scopre invece nel movimentato finale che una vera relazione si struttura sul reciproco cedimento, non può esistere se ognuno mantiene i propri progetti inalterati rispetto all'esistenza dell'altro. Questo è il messaggio che Lucia Sallustio intende lasciare a chi ama.
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