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Se oggi, come ha fatto uno studioso americano, si chiede ai filosofi che cosa considerino vivo o morto nella filosofia di Hegel, è facile che ci si senta rispondere che non c 'è niente di più morto della sua Filosofia della natura .Ma forse si tratta di un funerale prematuro. La filosofia della natura è certamente la parte del sistema di Hegel che presenta maggiori difficoltà. La sua nozione di uno sviluppo concettuale sistematico sembra dare di cozzo in maniera diretta con il modo in cui si muovono e procedono le scienze naturali: la loro capacità di crescere e di autocorreggersi. I principali ostacoli che impediscono di apprezzare la filosofia della natura di Hegel sono proprio le questioni che riguardano il suo carattere di "sistema concettuale "e portano alla domanda fondamentale che Hegel stesso ha posto:«come può esservi un trattamento filosofico della natura?»Secondo Hegel questo trattamento è possibile proprio se si abbandona l 'opposizione tra pensiero e natura, tra soggetto e oggetto, e se si rifiuta l 'idea che la rappresentazione e la descrizione, modi propri delle scienze empiriche, siano modi filosoficamente accettabili di esprimere la verità. L 'idealismo metodologico e critico hegeliano si presenta allora come la proposta di pensare la natura come un dominio determinato che ha i suoi propri diritti, anche se non è autodeterminata. Anche la traduzione di questo testo presenta difficoltà di gran lunga superiori rispetto agli altri due volumi dell'Enciclopedia delle scienze filosofiche (La scienza della logica e Filosofia dello spirito ,già usciti nella medesima collana),soprattutto nelle Aggiunte ,dove, rispetto alla terminologia speculativa hegeliana, prevale un materiale desunto da trattati scientifici dell 'epoca spesso formulato in un linguaggio obsoleto o con termini che oggi hanno un significato molto diverso. Ma la sua pubblicazione si colloca in una ripresa dell'interesse per la filosofia della natura hegeliana che, genuina scienza filosofica, fonda i temi della politica e dell'etica ambientale e pone le premesse per il congedo definitivo dello spirito delle scienze empiriche che costituiscono un modo di pensare e di intuire particolare. Il volume comprende, oltre alla traduzione della Filosofia della natura nel testo definitivo curato da Hegel nel 1830,la cui edizione critica è comparsa nel 1992,anche i sostanziosi materiali che a vario titolo sono stati aggiunti al testo del 1830.
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