L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
In un’ostile città straniera due emigranti sono costretti a trascorrere il capodanno nella squallida stanza del sottoscala dove coabitano. Le personalità dei protagonisti – un contadino e un intellettuale – affiorano poco a poco dalle discussioni, le liti, gli scherzi crudeli, le amare confessioni che si scambiano in questo microcosmo calato fra i rumori che provengono dall’esterno: risa, passi, canzoni, scarichi… Su questo palcoscenico spoglio, Mrozek richiama con asprezza, ma anche con ironia, i temi della patria lontana, delle radici, della fatica, dell’impossibile ritorno, della solitudine dell’incomunicabilità, giocando sapientemente con i registri culturali e sociali dei personaggi.
scheda di Rastello, L., L'Indice 1987, n. 5
Dialogo serrato, teoria di misere finzioni, crudeltà sottili, accenti affettuosi nascosti fra le pieghe di un litigio continuo, fra XX e AA., emigrati da un paese dell'est europeo (la Polonia non è mai nominata esplicitamente), confinati in un sottoscala marcio di qualche grande città occidentale già contadino l'uno, nostalgico e disonesto, intellettuale presumibilmente fallito - frustrato comunque -l'altro, nutrito di tutti i tic e le idiosincrasie culturali degli anni '70 (l'opera è del 1974). Le due voci si danno contrappunto a vicenda durante una notte di capodanno di cui s'avverte appena qualche eco in lingua straniera attraverso i tubi che invadono la scena, in una competizione patetica venata di solidarietà, paradossale nel gioco degli inganni che si è stabilito fra i due, la cui differenza si esprime con ferocia nei momenti di calma apparente, lasciando spazio solo nei litigi più aspri alla consapevolezza di un'unione che li affratella nel segno della paura e della fuga. Nell'introduzione affiorano i nomi di Sartre, Pinter, Beckett e Ionesco, insieme alla tentazione di una lettura in chiave esistenziale, ma è fondamentale, pur sfumato, lo sfondo storico che dà spessore alla vicenda e alla contrapposizione dei due caratteri. Mrozek, in Francia dal '68, è scrittore dai mille registri, dal grottesco alla satira, dal surreale onirico all'asciutta sintesi di questo testo. "Il tacchino" e "L'elefante" sono titoli di sue opere edite da Einaudi.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore