L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2011
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un testo intriso di argomentazioni botaniche che oltre a fare una disanima delle presunte specie infestanti evidenzia le numerose contraddizioni esistenti intorno alle specie naturali non addomesticabili. E' proprio questa categoria che irrita il genere umano, ossessionato dalla necessità di dirigere anche l'espansione di varietà botaniche ecologicamente intelligenti ed opportuniste che quasi sempre utilizzano proprio l'uomo come veicolo per la diffusione. Tra le molteplici contraddizioni che emergono nel libro vi è anche la disamina scientifica di specie che nel corso della storia diventano infestanti dopo che sono state a tutti gli effetti specie addomesticate, e viceversa, di specie apparentemente coltivate dall'uomo per trarne benefici e successivamente tornate ad essere libere e selvatiche. In ultima analisi, l'autore del testo, profondo conoscitore della materia, riesce a mostrare che l'appellativo di 'erbaccia' non è in alcun modo attribuibile in modo univoco ed oggettivo ad alcuna specie botanica.
otti mo testo per gli amanti/studiosi delle piante
Un elogio colto e appassionato. Un saggio che ripercorre la storia di alcune specie botaniche spontanee, nel suo intrecciarsi con gli eventi della storia umana, e ne racconta qualità e alterne fortune attraverso le opere di pittori, scrittori e poeti. Ci parla di quelle piante che utilizziamo da sempre come cibo o come medicina, ma che spesso, dopo che le abbiamo apprezzate e coltivate il secolo prima, le disprezziamo e le estirpiamo il secolo dopo. Se le vediamo crescere ai bordi delle strade e tra i muri delle vecchie case, le cataloghiamo come infestanti e per quanto ricche di fascino e di qualità, ai nostri occhi non sono nient'altro che "erbacce". Ma come sottolinea Richard Mabey, "tutto dipende da cosa si intende per erbacce", perché non si tratta di una specie biologica ma di una categoria culturale. Un'infestante in fondo non è altro che una "pianta nel posto sbagliato" considerata tale per la diffusa idea di "giardino come dominio personale". "Per più di diecimila anni contadini, poeti, giardinieri, scienziati e moralisti si sono confrontati con i problemi e i paradossi che esse presentano. E' una saga grandiosa e in divenire, e io - dichiara Mabey - ne ho trattato solo una piccola parte". Un libro da leggere e da consultare ogni volta che, di fronte ad una specie spontanea e sconosciuta, avremo voglia di saperne di più, con una ritrovata curiosità infantile e con la voglia di imparare ad andare oltre l'insostenibile rapporto con la natura fondato sul bisogno di dominare prima che di conoscere.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore