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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2024
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L’originalità di questo volume è costituita dal fatto che il più grande poeta francese della seconda metà del ’900 rilegge qui un eccezionale protagonista dell’arte americana del secolo scorso. Lo rilegge e ce lo presenta come solo può fare un poeta: poeticamente. Ripercorrendo la pittura di Hopper dagli esordi e nelle sue trasformazioni, Bonnefoy la illustra psicologicamente e filosoficamente, attraverso lo sguardo elegante e severo della sua scrittura. I rimandi puntuali ai quadri trovano riscontro nelle illustrazioni, inevitabilmente manchevoli e approssimative perché in bianco e nero. Fino al 1920 Hopper dipinse paesaggi dai colori chiari, dai confini dilatati, ma privi di figure umane, caratterizzati dalla ricerca silenziosa di un rapporto con la natura e con l’illimitato. In seguito abbandonò la pittura “en plein air” in favore di una presenza costante di figure umane, soprattutto femminili. Persone immobili, in piedi o sedute, con lo sguardo fisso verso una lontananza indefinita, chiuse in una taciturna incomunicabilità carica di aspettativa: più che a rappresentarne la specificità, Hopper sembrava interessato a raccontarne astrattamente l’idea di isolamento, abbandono e silenzio. Tutti i personaggi paiono estraniarsi da ciò che stanno vivendo, quasi sperando in una sorpresa che li inquieterà, oppure chiusi in un torpore da cui non vogliono essere risvegliati. Le presenze femminili sono imbozzolate in una realtà emarginante che non comprendono, nella società urbana e desolata dei treni, delle autostrade, dei bar o dei motel, bloccate nella fissità di un istante che si assolutizza: donne in attesa di una condanna, e non di una glorificazione. Così come le persone, suggellate nelle loro barriere di indicibilità, anche gli interni sono vuoti, nudi, privi di oggetti e di mobili, immutabili in una loro luminosità deserta: una presenza umana costituirebbe un ostacolo, disturberebbe l’intuizione dell’assoluto, che solamente la luce può trasmettere, nel silenzio.
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