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Descrizione


La celeberrima vicenda di Edipo, figlio del re di Tebe, spinto dal fato a uccidere il padre e a sposare la madre, è divenuta nei secoli modello di infinite analisi e interpretazioni. Nella sua trascrizione drammaturgica, Sofocle ne fece un'insuperabile raffigurazione del dolore umano inteso come impenetrabile e sconcertante mistero religioso. sono intrecciate indifferenza e repressione, solidarietà e ghettizzazione, la strada da percorrere dopo il fallimento della politica proibizionistica. Il volume, organizzato in brevi capitoli, offre diversi spunti di lettura, politico, sociologico, teorico ed esperienziale e chiarisce cosa sia, come operi e come si può introdurre nel nostro Paese questa strategia.
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Dettagli

1994
Tascabile
112 p.
9788804390657

Conosci l'autore

Sofocle

496, Atene

Sofocle (496 a.C. - 406 a.C.) fu forse, tra i grandi tragici, il più amato dal suo pubblico. Ebbe subito grande successo e lo conservò anche dopo l'affermarsi del giovane Euripide. Nacque da ricca famiglia e ricevette un'educazione raffinata; fu musicista e attore prima che poeta. Partecipò attivamente alla vita pubblica di Atene, con cariche importanti. Seguace di Pericle, fu due volte stratego e fu eletto nel collegio straordinario dei sei magistrati che resse la città dopo il disastro di Sicilia (413 a.C); nel 411 fu tra i chiamati a stabilire una nuova costituzione. Ebbe anche incarichi di natura religiosa. Dei 123 drammi che il grammatico Aristofane di Bisanzio gli attribuisce, soltanto sette sono giunti a noi: "Aiace", "Elettra",...

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