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L'idea di testare in laboratorio le ipotesi economiche sembrava improponibile fino a metà del secolo scorso, e anche oggi molti economisti sono scettici. Eppure i risultati di queste analisi non possono essere trascurati. Questo manualetto, rivolto prevalentemente agli accademici, racconta la metodologia, i principali filoni di ricerca e l'impatto di questo approccio. Gli esperimenti sulle decisioni hanno mostrato l'incapacità delle persone di compiere scelte coerenti e consistenti con la teoria della razionalità, messa, così, in discussione. Le anomalie cognitive potrebbero ridursi o perdere importanza quando si opera sui mercati, o all'interno di particolari meccanismi istituzionali, che diventano così nuovi punti di riferimento. Proprio l'analisi dei mercati rappresenta uno dei filoni più fecondi della letteratura in esame, grazie soprattutto al lavoro del Nobel Vernon Smith. Inizialmente la sua attenzione è stata rivolta a dimostrare l'efficienza dei mercati di concorrenza sperimentali. La concorrenza funziona solo se gestita attraverso aste, e comunque non quando si scambiano prodotti finanziari (dove, infatti, si determinano bolle: i prezzi salgono vertiginosamente e senza ragione, per poi crollare). Lo studio delle aste e del loro funzionamento ha avuto importanti ripercussioni pratiche a livello di disegno istituzionale nella realtà (ad esempio, per attribuire quote di diritti di irrogazione agli agricoltori di una zona, in caso di siccità). L'ultimo filone qui considerato è quello dell'interazione sociale strategica: la teoria dei giochi. I risultati degli esperimenti hanno avuto probabilmente il massimo impatto, mostrando come le ipotesi di egoismo non reggano alla prova empirica: le persone manifestano fiducia e desiderio di equità.
Marco Novarese
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