(L’Isle-sur-la-Sorgue, Vaucluse, 1907 - Parigi 1988) poeta francese. Trascorse tutta la giovinezza in Provenza, il cui paesaggio è costantemente, anche se implicitamente, presente nella sua poesia. Partecipò alla resistenza; con il nome di battaglia di capitano Alexandre, divenne un personaggio quasi leggendario della lotta contro i tedeschi. Alla resistenza sono ispirati i Fogli di Hypnos (Feuillets d’Hypnos, 1946) che gli diedero la notorietà.Della precedente esperienza surrealista, in cui s’inscrivono i suoi primi libri (Artine, 1930; Il martello senza padrone, Le marteau sans maître, 1934), la poesia di Ch. conserva il gusto per la fulminea audacia delle immagini e uno stile duramente opposto alla eloquenza, denso e contratto sino all’aforisma. Ma nelle opere successive, tra le quali Ricerca della base e della sommità (Recherche de la base et du sommet, 1955) e le raccolte Poesie e prose scelte (Poèmes et proses choisis, 1957), Comune presenza (Commune présence, 1964) Ch. appare poeta essenzialmente lirico, che crede nel linguaggio come accordo armonico fra immaginazione e natura e sa infondere in ogni frase, in ogni parola, una straordinaria, benché sovente enigmatica, tensione comunicativa. La produzione più recente, da La notte talismanica (La nuit talismanique, 1972) a La nudità perduta e altre poesie (Le nu perdu et autres poèmes, 1978), Le vicinanze di Van Gogh (Les voisinages de Van Gogh, 1985) ripropone una scrittura densamente metaforica e simbolica.