Folclorista italiano, fu il più importante raccoglitore e studioso europeo di tradizioni popolari del XIX secolo e, in Italia, il fondatore della scienza folcloristica. Medico di professione, e folklorista per vocazione, sin dagli anni giovanili intraprese un’intensa attività di raccolta di ogni possibile materiale: canti, proverbi, giochi, usanze, indovinelli e soprattutto fiabe. Questo immane sforzo cominciò a concretizzarsi, a partire dal 1870, nella realizzazione di una monumentale opera in 25 volumi, la Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane. Di questa serie fanno parte i quattro volumi di Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani, editi nel 1875 (con lo stesso titolo, per i tipi della Donzelli, è stata pubblicata nel 2013 la traduzione integrale italiana con il testo originale a fronte), cui si aggiunge, nel 1888, un quinto volume di Fiabe e leggende popolari siciliane, anch’esso ora ripubblicato da Donzelli con la traduzione integrale e il testo siciliano a fronte, e da cui il presente volume deriva. Assiduo corrispondente dei maggiori studiosi del mondo, nel 1910 l’Università di Palermo, su proposta di Giovanni Gentile, gli affidò la prima cattedra di Demopsicologia, disciplina di cui fu il riconosciuto fondatore. Nel 1914 fu nominato senatore del Regno per i suoi meriti scientifici. Fu presidente della Società siciliana per la Storia patria, dal 1915 fino al giorno del suo trapasso.