Filosofo tedesco, secondo dei tre grandi esponenti dell’idealismo tedesco, successore di Fichte e predecessore di Hegel. Pubblicò una serie di scritti che fondono l’idealismo trascendentale con la filosofia della natura (Idee per una filosofia della natura, 1797; Sull’anima del mondo, 1798; Sistema dell’idealismo trascendentale, 1800).
All’interno del suo sistema filosofico, che definisce l’assoluto come identità originaria e indifferenziata di tutte le opposizioni (finito e infinito, materia e spirito, reale e ideale), l’arte in quanto attività conscia e inconscia, sintetizzante libertà e necessità, è l’unico, vero «organo» della filosofia e può pervenire all’assoluto.
Fondò con Hegel il «Giornale critico di filosofia» e nel 1804 pubblicò Filosofia e religione e Ricerche filosofiche sull’essenza della libertà umana nel 1809. Schelling si occupò inoltre del tema della mitologia, considerata essa stessa come rivelazione del divino (Filosofia della mitologia, 1842).