(Gandía, Valencia, 1397? - Valencia 1459) poeta catalano. Nato da famiglia di recente nobiltà, partecipò dal 1420 alle campagne militari di Alfonso il Magnanimo, poi si ritirò nelle sue terre di Gandía e infine, nel 1450, si trasferì a Valencia. M. è il più grande rappresentante della poesia catalana medievale. La sua lirica vibrante ed energica (138 componimenti pervenuti, per oltre 10.000 versi) ha i toni della sincera confessione autobiografica: tema prevalente è quello dell’amore, ora idealizzato nelle forme del più rarefatto platonismo, ora espressione di una cocente sensualità; ma insieme all’ispirazione erotica assume un forte rilievo l’esigenza morale, a più riprese riproponentesi, di ricondurre l’esperienza a un itinerario d’arricchimento interiore. Svincolatosi dalla tradizione trobadorica, M. è il creatore della lingua poetica catalana, fino a lui condizionata (sia pure in misura decrescente) dall’infeudamento al provenzale e che con lui divenne lingua matura e duttile.