(Springfield, Illinois, 1879-1931) poeta statunitense. Dopo aver studiato pittura a Chicago e a New York senza grandi risultati, decise di girare per l’America leggendo e vendendo i suoi versi, un po’ predicatore e un po’ menestrello: le sue Rime da scambiare con il pane (Rhimes to be traded with bread, 1912) documentano la sua volontà di «battere il sistema o morire protestando», come in effetti accadde quando, assillato dalla povertà, scelse il suicidio. L. era un «naïf» consapevole, innamorato del jazz, della vita e degli eroi del suo paese, da Lincoln e Jackson ai primi divi del cinema; nelle sue esibizioni, che egli definì «un’elevata forma di vaudeville», portò un mirabolante ardore evangelico. I suoi libri più noti sono: Il generale William Booth entra in Paradiso (General William Booth enters into heaven, 1913), Il Congo e altre poesie (The Congo and other poems, 1914), Ogni anima è un circo (Every soul is a circus, 1929). Molto di lui s’è dimostrato caduco, ma alcune ballate, per lo smalto delle immagini e l’incantevole ritmo, dureranno come testimonianza gioiosa e patetica dell’America popolare fra l’età dei pionieri e quella industriale.