(Mayenne, Pays de la Loire, 1909 - Vigny, Eure-et-Loir, 2002) scrittore francese. Spirito caustico e anticonformista, si è applicato sia come narratore (Il piccolo corista, L’enfant de choeur, 1937 nt; Pelli di scarpe, Peaux de couleuvre, 1948, nt), sia come critico (Il mito di Rimbaud, Le mythe de Rimbaud, 1952, nt; Igiene delle lettere, Hygiène des lettres, 1952-58, nt; Alcuni saggi di letteratura universale III, Quelques essais de littérature universelle III, 1982; Rimbaud, sistema solare o buco nero?, Rimbaud, système solaire ou trou noir?, 1985, nt), alla distruzione di miti e luoghi comuni della cultura del suo paese. Parallelamente, affascinato dalla cultura cinese, ne ha indagato le radici ideologiche in diversi scritti: Confucio (Confucius, 1956), Conosciamo la Cina? (Connaissons-nous la Chine?, 1964), I gesuiti in Cina (Les Jésuites en Chine, 1966, nt), Quarant’anni del mio maoismo (Quarante ans de mon maoïsme, 1976, nt), L’Europa cinese (L’Europe chinoise, 2 voll., 1988 e ’89, nt). La sua erudizione analitica si esprime in alcuni saggi di letteratura comparata: tra questi ricordiamo Apertura su un comparatismo planetario (Ouverture sur un comparatisme planétaire, 1988).