Kiran Desai, nata in India, è cresciuta e ha studiato in questo paese ma anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Ora vive tra queste tre nazioni e afferma di non sentirsi "né alienata né sradicata".
È la figlia di Anita Desai (insieme a lei nella fotografia a lato), e ha seguito le orme della madre, diventando anch'essa scrittrice.
Il suo primo romanzo - Hullabaloo in the Guava Orchard, edito da Faber and Faber a Londra nel 1998, per nulla autobiografico - le è costato quattro anni di lavoro. Un estratto è stato presentato dal New Yorker in un'edizione speciale dedicata alla narrativa indiana, e in Mirrorwork, la controversa antologia curata da Salman Rushdie dedicata a 50 anni di letteratura indiana (1947-1997).
Il suo secondo libro, The Inheritance of Loss, (del 2006, pubblicato in Italia da Adelphi nel 2007 con il titolo Eredi della sconfitta) ha ricevuto critiche positive non solo in Asia, ma anche in Europa e negli USA e ha vinto il Man Booker Prize e il National Book Critics Circle Fiction Award nel 2006.
Recentemente è stata al centro delle cronache rosa letterarie: lo scrittore Premio Nobel Orhan Pamuk ha dichiarato tutto il suo amore per Kiran, la sua nuova compagna di vita. Pare che si siano conosciuti quando lei andò a Istambul a visitare il Museo dell'Innocenza in fase di costruzione.
Lo studio
Un'immagine di Kiran Desai nello studio in cui lavora e scrive.