(Mosca 1896 - Parigi 1970) scrittrice francese di origine russa. Sorella di Lilja Brik, la compagna di Majakovskij, sposò lo scrittore L. Aragon. Durante la seconda guerra mondiale partecipò alla resistenza e fu tra i fondatori del CNE (Comitato nazionale degli scrittori). Con le sue traduzioni e le sue opere critiche (Storia di Cechov, Histoire de Tchekov, 1954; Ricordi di Majakovskij, Souvenirs de Maiakowski, 1957) fece conoscere in Francia importanti scrittori russi, tra cui B. Pasternak. Nei suoi romanzi (Gli amanti d’Avignone, Les amants d’Avignon, 1944; Il primo strappo costa duecento franchi, Le premier accroc coûte deux cents francs, 1944, primo premio Goncourt del dopoguerra; Il cavallo rosso, Le cheval roux, 1953; Il monumento, Le monument, 1957; la trilogia dell’Età del nailon, L’âge de nylon; Rose a credito, Roses à crédit, 1959; I raggiri, Les manigances, 1962; L’anima, L’âme, 1963) l’appassionato impegno ideologico-politico di carattere progressista si intreccia con un lucido dibattito interiore. Rievocò il suo lavoro di scrittrice nell’opera La messa in parole (La mise en mots, 1969).