(Tolone 1849 - Parigi 1906) critico francese. Direttore della «Revue des deux mondes», creò una scuola critica che improntò un’intera epoca della cultura accademica francese. Esponente di un dogmatico tradizionalismo, difensore del classicismo, antizoliano e antisimbolista, centrò la propria indagine sulla storia dei generi letterari, visti come organismi che sorgono, fioriscono e muoiono secondo proprie leggi. Dopo il 1900, assunse posizioni reazionarie anche in sede politico-religiosa. Tra i suoi scritti, che sono tuttavia notevoli per erudizione e penetrazione psicologica, spiccano: Studi critici sulla storia della letteratura francese (Etudes critiques sur l’histoire de la littérature française, 9 voll., 1880-1925), Il romanzo naturalista (Le roman naturaliste, 1883), L’evoluzione dei generi nella storia della letteratura (L’évolution des genres dans l’histoire de la littérature, 1890), Le epoche del teatro francese (Les époques du théâtre français, 1892), Discorsi di lotta (Discours de combat, 1900-07).