Opere di Caix d'Hervelois, Couperin, Daquin, van Eyck, Graupner, Handel, Hasse, Linley, Schwartzkopff, Telemann, Torri, QuignardQuesto disco è incentrato sul tentativo di tradurre in musica il canto degli uccelli, un topos presente nella produzione di molti compositori barocchi. A questo scopo, il virtuoso di flauto dolce Simon Borutzki ha selezionato una serie di opere molto impegnative scritte da compositori come Jacob van Eyck, François Couperin, Georg Friedrich Händel e Louis-Claude Daquin sull’onda della suggestione suscitata in loro dal cinguettio degli uccelli, in particolare degli usignoli. Borutzki esegue questi lavori con diversi strumenti d’epoca, partendo dal sopranino per arrivare al flauto tenore e basso, una scelta che gli ha consentito di ottenere una strabiliante gamma di sonorità. Il programma del disco riassume in poco più di un’ora di gradevolissimo ascolto la vita di un uccellino: dopo una serie di voli spensierati, lo sfortunato volatile viene catturato sulla melodia dell’aria di bravura di Johann Adolf Hasse L’augelletto in lacci stretto, nel movimento Uccellino chiuso della Suite per orchestra GWV 466 di Christoph Graupner piange la sua ingiusta prigionia e infine soccombe al dolore. Proprio mentre l’atmosfera si fa cupa, con la Marcia funebre per un canarino artista di Georg Philipp Telemann, l’aria di Georg Friedrich Händel Io son qual fenice determina una tanto imprevedibile quanto gradita conclusione, con l’amico pennuto che riprende miracolosamente vita e riconquista la sua agognata libertà. In questo incantevole disco Borutzki è affiancato dal soprano Julia von Landsberg, dal clavicembalista Torsten Übelhör, dalla violoncellista e gambista Heidi Gröger e dal tiorbista e chitarrista Thor-Harald Johnsen.
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