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MERKL, ADOLF, Il duplice volto del diritto, Giuffrè, 1987
CARRINO, AGOSTINO, Kelsen e il problema della scienza giuridica (1910-1935), Esi, 1987
recensione di Pezzini, B., L'Indice 1988, n. 1
Si intrecciano, questi due libri, nel rinnovare l'interesse della riflessione sulla scuola di Vienna: da una parte un nuovo studio centrato specialmente sulla prima produzione di Kelsen, e dall'altra la traduzione di dieci importanti saggi del suo allievo e collaboratore Adolf Merkl. Ma, curiosamente, si intrecciano anche nel preannuncio di un ulteriore impegno di divulgazione relativo alla scuola di Vienna. Carrino curerà per la collana "Civiltà del diritto" della Giuffrè, nella quale appare Merkl, la traduzione del saggio di Kelsen sulla sovranità del 1920; mentre la Esi a sua volta, pubblicherà nella collana "Cultura delle idee" una raccolta di scritti kelseniani dal 1912 al 1922 per la prima volta tradotti in italiano, per la introduzione dei quali era stato in origine pensato il lavoro di Carrino, poi pubblicato autonomamente. Ripercorrendo le opere di Kelsen f no al 1935 Carrino persegue l'obiettivo di collegare la dottrina pura del diritto ad una situazione storico-teorica e storico-spirituale precisa, per riconoscerla nel valore e nei limiti di una logica del diritto, prodotto di una specifica era di crisi, e per rimarcarne l'attualità "non tanto in prospettiva di scienza, quanto di filosofia del diritto". La lettura dei saggi di Merkl spinge a riflettere sulla creatività e sull'ampiezza del suo apporto alla dottrina pura del diritto, ed insieme sulla figura di un autore che, pur gratificato di profondo riconoscimento da parte dello stesso Kelsen, volontariamente produsse tutta la sua vasta opera all'ombra del maestro, dissimulando, anche a se stesso, l'originalità del suo pensiero in una continua professione di subalternità a Kelsen. Certo che per sciogliere questi interrogativi, come significativamente nota Patrono nella presentazione, vorremmo, oltre che indagare gli scritti, esplorare la sfera sconosciuta della comunicazione orale, dell'influsso reciproco diretto, che fu senz'altro, nell'ambito della scuola di Vienna e particolarmente nel rapporto tra Kelsen e Merkl, assai significativo. I1 volume è stato curato in modo da fornire una informazione esauriente sull'autore: oltre alla richiamata ampia introduzione di Mario Patrono, che esamina e discute la posizione di Merkl all'interno della scuola giuridica viennese, contiene in fatti un profilo biografico assai accurato ed una completa nota bibliografica redatti a cura di Wolf Dietrich Grussmann.
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