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Anno edizione: 2021
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La prima cosa che colpisce del debutto dei Blind Golem è l’immagine di copertina, che porta il segno inconfondibile del maestro Rodney Matthews. E’ la prima volta, a quanto mi risulta, che la musica di una band italiana si accompagna a questa firma prestigiosa. Non potrebbe esserci abbinamento migliore però, perché la musica dei Blind Golem mantiene esattamente quello che questa superba immagine promette: magia, immaginazione, mistero, fantasia, a richiamare la magia sonora tipica degli anni Settanta. Sì, perché ‘A Dream Of Fantasy’ è un disco profondamente intriso del senso di scoperta musicale che caratterizzava quegli anni. Non è un caso che la band nasca dalle esperienze, per certi versi parallele, di Bullfrog e Forever Heep – solida realtà hard rock la prima, consolidato tributo agli Uriah Heep la seconda. Proprio gli Uriah Heep sono il termine di paragone più evidente per i Blind Golem, per la capacità della formazione veronese di abbinare riff decisamente hard rock ad aperture tastieristiche di grande suggestione, con il risultato di creare atmosfere fantastiche ed evocative. E non è un caso che su ‘The Day Is Gone’ compaia come ospite proprio Ken Hensley, leggendario ex-Uriah Heep scomparso purtroppo un paio di mesi fa. Il brano è un piccolo gioiello, una delicata ballad dai toni malinconici, nobilitata dal gioco di note tra slide guitar e organo Hammond e impreziosita dalla prestazione vocale di Andrea Vilardo. Non ci sono solo gli Heep comunque, la musica dei Blind Golem è profondamente radicata negli anni Settanta, ed evoca nomi come Deep Purple, Led Zeppelin e Lucifer’s Friend… Influenze a parte, il punto di forza dei Blind Golem è il songwriting, davvero fresco e variegato
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