L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il piccolo saggio della Lorinczi è una vera chicca per chi è appasionato di letteratura e saggistica sul tema del vampiro. Qui, l'autrice, docente di Linguistica romanza presso l'Università di Cagliari e autrice di molti saggi, con un'acuta analisi disquisisce sul profondo radicamento "nordico" e vichingo del corpus di miti e leggende sul sanguinario Conte transilvano, ponendoli in relazione con le tradizioni mitologiche tramandate da alcuni poemi epici (tra i quali spicca il Beowulf) e con la figura eroica dei "Berserker". Inoltre, analizzando alcuni dettagli contenuti in un romanzo meno noto di Bram Stoker, Il gioiello delle sette stelle (1903), l'autrice, con un approdofondito lavoro ermeneutico (come ad esempio nel ricorrere del numero sette, a partire dalle sette stelle della costellazione del Grande Carro)e con lo svelamento di alcune insospettabili comuni radici linguistiche, mostra come il vampiro di Bram Stoker e tutti quelli che sono seguiti lungo questo stesso clinamen letterario sono permeati dalla forza attrattiva del grand Nord, punto cardinale, ma anche concetto culturale, nell'immaginario britannico agli albori del XX secolo. "Nelle implicazioni del nome Dracula molta materia, anche fonetica, confluisce non soltanto da draka, ma pure da draugr, spettro del morto nella cosmolgia dei popoli nordici. Draugr - spesse volte spettro di un uomo malvagio - vive nel tumulo, nella tomba da dove può liberarsi con grave danno per i vivi. Per prevenire tale evenienza, il cadavere sospetto viene decapitato o lo si fissa al suolo per mezzo di un palo conficcato nel corpo. Diversamente, egli esce dalla tomba, sempre al tramonto, in quanto la luce del sole - il fuoco per eccellenza - lo ucciderebbe bruciandolo. Tutto questo ricorda da vicino le caratteristiche del vampiro letterario, mentre i mezzi per annientare il vampito Dracula e il draugr sono, come si è appena visto, addirittura identici" (p. 34). Ci viene ricordato che le credenze sui vampiri riposano su ancestrali idee legate alle ansie del dopo morte.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore