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Anno edizione: 2024
Anno edizione: 2024
Tra riflessioni e aneddotica (sull'educazione, sul cibo, sul matrimonio, sui costumi), ricordi di una felicità precaria e di una cultura ormai lontana, l'autrice riporta in vita la madre, una donna che non ha mai davvero calzato in vita sua un paio di scarpe, e un'intera civiltà orale, che la storia rischia di archiviare del tutto.
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Il libro più bello di Mukasonga, almeno tra quelli tradotti in italiano, perché personale e intimo, perché una memoria privata che si mischia alle tradizioni dei tutsi, prima e dopo il massacro di trent'anni fa. Di Mukasonga devo leggere tutto, me lo sono ripromessa!
Un ottimo libro per ripercorrere le abitudini e la quotidianità dei tutsi, prima del genocidio. Il ritratto della madre di Mukasonga è toccante.
Il più intimo dei libri di Mukasonga. Si parla della madre e delle sue abitudini, di come si viveva prima del genocidio dei tutsi, del cibo, dell'amore, delle feste. Libro che lascia tanto.
Recensioni
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