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Recensioni La divina marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli anni folli. Catalogo della mostra (Venezia, 4 ottobre 2014-8 marzo 2015)

Recensioni: 5/5
Venezia rievoca la figura e il mito della donna che affascinò d'Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo da Boldini a Bakst, da Marinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romain e Brooks. Palazzo Fortuny a Venezia, uno dei "luoghi" più amati dalla Divina Marchesa, sarà la sede della prima mostra interamente dedicata a Luisa Casati Stampa, la donna che a inizio Novecento, fu capace di trasformare se stessa in opera d'arte. L'esposizione, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, conta oltre un centinaio opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti provenienti da collezioni private e da musei internazionali. Il percorso della mostra, attraverso continui rimandi, ricostruisce le relazioni sociali e artistiche che attraversarono la vita di Luisa Casati Stampa: dalla gabbia dorata dell'alta società all'incontro con Gabriele d'Annunzio, dalle stravaganze ai travestimenti, alla pratica dell'occulto per arrivare al periodo "futurista" in cui incontra Filippo Tommaso Marinetti e sposa la causa del movimento artistico, promuovendone gli artisti e collezionando le loro opere, per concludersi con la rovina economica e l'esilio nella capitale britannica dove muore il 1 giugno 1957. )
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